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Saline Conti Vecchi

L’impresa del sale a due passi da Cagliari

Lo scenario è davvero surreale, e a voler cercare in Italia un luogo che gli somigli per biancore forse lo troveremmo a Carrara, nel marmo delle cave di Michelangelo.

In un punto non lontano da Cagliari, a sud di un’isola che vive di frenetici approdi e di partenze, c’è un sito di archeologia industriale che è anche un’oasi naturalistica e un miracolo di armoniosa convivenza tra uomo e natura.

Il sogno ecosostenibile dell’ingegnere visionario Luigi Conti Vecchi sono le Saline Conti Vecchi, un progetto stupefacente che alla fine degli anni ’20 trasformò 2700 ettari della laguna di Santa Gilla in una florida impresa del sale.

Accanto alla realtà produttiva – che fu avviata nel 1929 e che ancora oggi estrae 250 mila tonnellate di sale all’anno – nacque una vera e propria comunità, voluta dallo stesso Conti Vecchi: un villaggio destinato ad ospitare operai e dirigenti che lavoravano fianco a fianco all’estrazione dell’oro bianco, con le loro case, gli orti, i pollai, l’asilo e la chiesa; un borgo felice e operoso che gravitava attorno agli uffici direzionali, all’officina, al laboratorio e alla falegnameria, ambienti oggi restaurati e arredati con oggetti storici e documenti d’archivio che permettono un’immersione nella vita di una salina dei primi del Novecento

Visitando il sito (esperienza resa possibile grazie al FAI – Fondo Ambiente Italiano, che dal 2017 lo tutela e lo valorizza) lo sguardo cattura candide montagne saline, vasche naturali e praterie di salicornia, che osservate nel loro insieme sembrano disegnare un paesaggio lunare e primitivo.

Ma il prodigio non finisce qui.

Nei pressi delle vasche saline accese da gradazioni di rosa che vanno dal ruggine al violetto, tra giunchi e canneti nidificano centinaia di fenicotteri, i veri padroni di casa, assieme a falchi pescatori, aironi, anatre e a circa trentacinquemila esemplari di uccelli acquatici che seguono il ciclo del giorno scandito dai ritmi dell’acqua, della luce e del vento. 

Un viaggio per animi curiosi e selvatici, dedicato a chi la Sardegna se la porta dentro e a chi crede che vivere secondo natura sia ancora possibile.